25.7.11

Utøya


In Norvegia ci sono stato due volte. L'ho girata in treno ed in camper e l'ho sempre descritta a tutti come il posto più bello in cui sia mai stato. La Norvegia ce l'avevo nel cuore già prima, per quella natura imperiosa, certo, ma soprattutto per la civiltà che si respira ad ogni passo, per il rispetto che permea i rapporti interpersonali, anche quelli routinari che può sperimentare qualunque turista.
La notizia della strage del 22 luglio l'ho ricevuta mentre mi trovavo su di un'altra isola, Procida, a migliaia di chilometri di distanza. E mi ha straziato. Le parole del primo ministro Stoltenberg e di tutta la classe dirigente e religiosa norvegese sono la conferma di quanto forti, radicati ed inestirpabili siano i valori della Norvegia. Bisogna essere davvero un popolo straordinario per parlare di solidarietà, democrazia, apertura e unione il giorno dopo che decine di ragazzi sono stati sterminati a sangue freddo.
Beh, i norvegesi sono così: straordinari ed il loro modello di società rimane quanto di meglio l'Europa ed il mondo intero siano stati capaci di produrre. Jeg elsker Norge. Ikke endre.

21.7.11

Sconto sui libri? Max 15%


Il Senato della Repubblica ha approvato, il 20 luglio 2011, nella distrazione generale, la legge (in attesa di pubblicazione) recante la "Nuova disciplina del prezzo dei libri"
Si tratta di un provvedimento che entrerà in vigore dal 1° settembre 2011 e che ha per oggetto la percentuale massima di sconto sul prezzo di copertina praticabile dalle librerie. Fortemente appoggiato dall'Associazione italiana editori , il provvedimento ha l'obiettivo esplicito di colpire i giganti della distribuzione online come IBS e, soprattutto, Amazon, con il benestare del mondo politico unanime (eccezion fatta per i radicali).
Qualche breve considerazione critica sul punto (non siamo i soli). Per difendere le librerie si cerca di limitare la competitività dei distributori on line. Amazon e IBS offrono libri scontati del 40% e oltre, mentre in libreria lo sconto medio è del 5-10%. Allora, si dev'essere detto il legislatore, limitiamo per legge lo sconto possibile. Tutto bene? Ma neanche per sogno. Innanzitutto, da domani in poi immagino che provvedimenti simili vengano presi per tutte le categorie merceologiche passibili di vendita tradizionale e online. Vestiti, scarpe, borse, articoli sportivi, giocattoli, francobolli, articoli informatici, CD, DVD e chi più ne ha più ne metta. Cos'hanno, infatti, le piccole librerie di giuridicamente diverso dalle piccole rivendite di scarpe e dai piccoli negozi di articoli sportivi? A mio avviso, niente e immaginiamo che da domani cominci la questua delle associazioni di categoria per avere, anche loro, prezzi imposti per legge. La legge è sbagliata e, come rileva il Direttore Generale dell'Istituto Bruno Leoni, rappresenta solo l'ennesima dimostrazione di incompetenza e arretratezza della nostra classe politica. Ma quello che nessuno ha pensato è che la legge è anche inutile. Ad Amazon ed IBS ed a chiunque altro voglia aggirare lo stupido divieto basterà distribuire sconti attraverso i punti fedeltà o i buoni acquisto, fattispecie non prevista (e quindi non vietata) dal testo approvato.
Andiamo avanti così. Facciamoci del male.

6.7.11

Il PD, la Casta e le Province semprevive


Come si affretta a spiegare il fonatissimo deputato PD Andrea Sarubbi sul suo blog il partito di Bersani si è astenuto sulla proposta di legge costituzionale dell'IDV che mirava ad abolire le Province. Già, le Province. Quegli enti il cui costo qualcuno ha calcolato in 14 miliardi di euro l'anno.
Sarubbi (appena uscito dal parrucchiere), Bersani, Franceschini hanno spiegato la loro proposta seria. Proposta che, lo sanno benissimo i capintesta del PD, non ha nessuna possibilità di essere approvata. Ieri, invece, i numeri per approvare la proposta dell'IDV c'erano. Si badi, questo non avrebbe significato approvare la legge, che avrebbe dovuto continuare il suo iter (aggravato, per giunta, come prevede l'art. 138 della Costituzione). Sarebbe stata, però, una bella presa di posizione. Una base sulla quale imbastire anche un discorso parlamentare diverso. Invece no. Hanno votato per il mantenimento dello status quo. Che significa mantenimento della Casta. Proprio nel giorno in cui il Censis ci svela che quasi la metà dei giovani che attualmente hanno un lavoro percepiranno una pensione inferiore ai 1000 euro. E la differenza che c'è tra i 1000 euro che percepiranno tra 40 anni gli attuali ragazzi italiani e gli emolumenti che percepiscono ora i 4.207 amministratori provinciali (ovvero i 107 presidenti, i 107 vice, gli 863 assessori, i 107 presidenti dei consigli ed i 3.023 consiglieri, per un costo di 119 milioni di euro annui) assomiglia sempre di più alla distanza che esiste tra quello che vogliono gli elettori e quello che è in grado di dare il PD. Il vento cambia, ma la sensazione è sempre più quella che, anziché alzare le minigonne, alzerà un bel po' di sederi dagli scranni del Parlamento, visto che siamo sempre di più quelli che non ne vogliono più sapere di votare PD.

addthis