Il suo quarto d'ora di notorietà un signore napoletano se lo è guadagnato con una intervista rilasciata a Videocomunicazioni Napoli.
Non poteva mancare il suo gruppo su facebook mentre un po' a sorpresa qualcuno gli ha persino dedicato una sorta di rap.
La notizia risale alla fine del mese di luglio e riguarda la scoperta di alcune piscine fuori terra(in rete ci sono le foto di due piscine, ma secondo alcuni erano tre) spuntate nel centro storico di Napoli.
Tutto molto folkloristico e pittoresco, secondo i mass media italiani.
Terrificante, invece, secondo me.
Con assoluto spregio di ogni sorta non dico di legge, ma di senso comune, alcuni cittadini (sic) hanno impiantato abusivamente una piscina di 12 metri quadrati che contiene 12.000 litri d'acqua.
La piscina veniva (viene ancora?) "lempita" e "svacantata" ovvero riempita e svuotata ogni giorno, quasi certamente con acqua potabile. In 10 giorni sono almeno 120.000 litri di acqua potabile, pari al fabbisogno giornaliero di 600 persone in Italia.
Occupazione di suolo pubblico, assenza di qualunque norma igienico sanitaria.
Assenza di controlli da parte della polizia municipale (la piscina l'ha scoperta un giornalista, mica un vigile).
L'addetto alla piscina (chiaramente analfabeta e rappresentativo di una buona fetta di popolazione) mostra anche chiari segni di dissociazione (forse era emozionato) asserendo di riempire la piscina di sera e di svuotarla la mattina, il che significa che il bagno si farebbe di notte.
Vorrei vivere in un posto dove tutto ciò sarebbe impensabile.
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