Mesi passati a discutere delle diarie, degli scontrini, dei finanziamenti ai gruppi parlamentari. Un movimento il cui pressoché unico vanto è quello di non aver preso i rimborsi elettorali, dopo 10 mesi dalle elezioni di febbraio dovrebbe spiegare a 9 milioni di persone, ma vorrei dire a tutto il paese, che cosa ci sta a fare in Parlamento.
Perché non prendere tutti i soldi (perché una parte di soldi pubblici il Movimento 5 stelle li prende e come) dello Stato destinati alla politica può essere un vanto a patto di essere produttivi. A patto, cioè, di portare a casa risultati. E invece no.
Nel primo discorso ufficiale da Segretario del PD Matteo Renzi ha offerto un patto al Movimento 5 stelle. Sul tavolo c'è un sacco di roba: la legge elettorale, le riforme istituzionali, tagli alla spesa pubblica per un miliardo di Euro. Un miliardo. Più dell'equivalente che tutti i partiti hanno incassato come rimborsi elettorali negli ultimi 10 anni. Ma, soprattutto, una riforma vera dello Stato, che snellisce le istituzioni, che le rende più funzionali e, dunque, efficienti.
Da Beppe Grillo sono arrivati i soliti insulti, ribaditi diligentemente dai parlamentari. Ma è per questo che 9 milioni di elettori hanno votato il Movimento 5 stelle? Per lasciare che il blogger genovese insulti i suoi avversari politici esattamente come faceva prima che il suo partito avesse l'exploit che ha avuto?
E tutti quegli eletti? Praticamente i parlamentari 5 stelle sono gli iscritti agli aggiornamenti di un blog più pagati del mondo.
E tutti quegli eletti? Praticamente i parlamentari 5 stelle sono gli iscritti agli aggiornamenti di un blog più pagati del mondo.
Leggo da più parti che il rifiuto di Grillo sarebbe giustificato dalla proposta "ricattatoria" di Renzi. Beh, questa è chiaramente una scusa, anche abbastanza plateale. Renzi fa un'offerta complessiva nella quale i rimborsi elettorali, tra l'altro destinati comunque a sparire, seppur gradualmente, visto il Decreto Legge approvato l'altro giorno, giocano una parte piccola piccola. Il neo segretario del PD parla di una riforma epocale, coraggiosa. Una proposta che non si è mai sentita prima. Ed è lì, a portata di mano. Per la seconda volta nel 2013 il Movimento 5 stelle ha un'occasione pazzesca e per la seconda volta la sta gettando alle ortiche.
Alle proposte di Bersani venne risposto picche perché il Movimento 5 stelle, tuonava Grillo, non fa accordi di governo con nessuno, "valuteremo le proposte una alla volta". Ecco, Grillo ha valutato la proposta di Renzi ed ha deciso di non votarla. Non ha nemmeno risposto con una controproposta, niente.
Bersani è passato alla storia come quello che voleva smacchiare i giaguari, il Movimento 5 stelle sta passando alla storia per essere stato più gattopardesco della DC: cambiare tutto per non cambiare niente.
(e noi paghiamo).
Bersani è passato alla storia come quello che voleva smacchiare i giaguari, il Movimento 5 stelle sta passando alla storia per essere stato più gattopardesco della DC: cambiare tutto per non cambiare niente.
(e noi paghiamo).