19.7.13

Il Sud cambi, adesso.


Ieri ero alla presentazione del libro di Carlo Borgomeo, L'equivoco del Sud (Laterza), organizzata al Maschio Angioino con Guido Ferradini (presidente di Officine Democratiche),  Francesco Nicodemo (dirigente PD e blogger dell'Espresso), Marco Demarco (Direttore del Corriere del Mezzogiorno) e Umberto De Gregorio (editorialista di Repubblica).
Finalmente, dopo non so quanto tempo, ho assistito ad una discussione senza retorica su Napoli, il meridione e le classi dirigenti. Finalmente ho sentito pronunciare parole di verità sui mali che affliggono il mezzogiorno, senza cercare di scaricare le colpe su Roma, il nord, la sfortuna, i borboni, il clima e tutto il ciarpame folkloristico del quale sono imbottite di solito le discussioni sulla questione meridionale.
Il dibattito moderato da Tommaso Ederoclite verteva anche sulle responsabilità delle classi dirigenti meridionali e, in particolare, sul PD che tante regioni, province e città ha governato negli ultimi anni.
Il quadro che ne è uscito è desolante. Ma vero. Credo che libri come quelli di Borgomeo e dibattiti come quello a cui ho assistito siano il primo, ineludibile passo per affrontare senza isterie e piagnistei la situazione.
Come dissi ad Erri De Luca quando sosteneva, contrariamente a quanto dicono tutte le statistiche, che a Napoli si vive comunque bene, per guarire da una malattia bisogna innanzitutto ammettere di essere malati e di aver bisogno di cure.
Siamo malati. Ed è giunto il momento di darsi da fare. Adesso.

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